Chi sono i peggiori compagni di viaggio in assoluto, come riconoscerli ed evitarli prima che possano rovinare la tua vacanza.
Molte persone mi chiedono perché viaggio sempre da sola. Principalmente è dovuto al fatto che questo mi fa sentire più libera e indipendente, ma in parte anche perché ho sempre avuto a che fare con dei pessimi compagni di viaggio, persone che non comprendevano quello che era il mio stile.
Io non ho cominciato a viaggiare da sola all’improvviso; diciamo che ho raggiunto un punto di rottura dopo certe situazioni che mi si sono presentate, le stesse che mi hanno portato a dire “ok, ora me ne vado da sola”.
Ho imparato a riconoscere, esperienza dopo esperienza, i peggiori compagni di viaggio per me. Sono quelle stesse persone che, ogni volta che ti vedono partire, dicono “voglio venire anche io con te”, ma che sono lì in agguato a rovinarti tutto. Ho stilato una classifica di quelli che secondo me vincono in assoluto e come evitarli.
PEGGIORI COMPAGNI DI VIAGGIO: LA MIA CLASSIFICA
Quelli che vanno solo al bar a bere
Ci sono molte persone che vanno in viaggio non perché vogliano veramente viaggiare, ma perché vogliono solamente dire e pavoneggiarsi che si trovano in quel posto. Però poi cosa fanno durante il giorno? Si piazzano in un bar e iniziano a bere.
Ti dicono “l’ultima birra e poi andiamo”, e chiedono un altro giro; ti vedono spazientita e ti dedicano un giro nell’isolato più vicino (dove non ci sono attrazioni da vedere) per poi dirti “beviamo qualcosa? E’ l’ora dell’aperitivo!”
Oltre a spendere soldi in qualcosa di futile (viaggiare per bere secondo me è totalmente senza senso) ti fanno perdere tantissimo tempo, perché potresti stare ad ammirare un tramonto, un paesaggio, camminare in un paesino bello o vivere un’esperienza che in un’altra parte del mondo non puoi fare, e invece ti ritrovi seduta a un bar, con una birra. Ma per loro fa figo.

Quelli che spendono tutto nelle prime 24 ore
Ci sono molti miei amici che in viaggio si comportano come se partiranno solo una volta nella loro intera vita (il che il più delle volte è vero perché viaggiano molto di meno rispetto a me), e quindi dicono espressamente “voglio fare il turista, me la voglio godere”.
E quindi eccoli lì che si affacciano ad ogni negozio per comprare souvenir e cianfrusaglie, vestiti che trovano perfino sotto casa ma che acquistano per il semplice gusto di dire “l’ho comprato a “. Che spendono soldi in qualsiasi offerta gli si offre davanti (che poi sarà davvero un’offerta?) per ritrovarsi qualche giorno dopo senza un soldo e chiederti un prestito.
Mi è capitato con un mio carissimo amico che decise di festeggiare il suo compleanno a Mantova e offrire tutto ai suoi compagni di viaggio.
Abbiamo fatto di tutto, dall’andare nei musei, fare attività inerenti al viaggio che stavamo facendo, al fare cose che non c’entravano nulla , come ad esempio mangiare al ristorante indiano (che con Mantova non c’entra proprio nulla).
L’ultima sera l’abbiamo prenotata in un ristorante molto buono della zona per mangiare i tortelli di zucca (non puoi non mangiarli a Mantova). Ma poco prima di entrare, il mio amico si scusa dicendomi che aveva finito tutti i soldi nella sera precedente. Ho pagato io la cena per entrambi e realizzato che non viaggerò mai più in assoluto con lui.

Quelli che se ne approfittano di te
Un altro classico. Viaggi tanto? Ti organizzi i viaggi da sola? Bene, allora puoi organizzarlo anche per me!
Purtroppo capita spesso che quando si vede una persona esperta nel saper fare qualcosa, inconsciamente la si lascia fare senza contribuire minimamente.
Ricordo ancora qualche anno fa io e due mie amiche abbiamo deciso di festeggiare la laurea di una di esse andando ad Eurodisneyland. Il patto era che io mi sarei dovuta occupare dei voli e loro dell’albergo. Ma alla fine ho dovuto pensare a tutto io. Se c’era qualche modificazione da fare, mi scrivevano su Whatsapp “Flavia pensaci tu” senza porsi minimamente la domanda se a me andasse o meno”. E una volta sul posto, con la scusa che io parlo francese, mi lasciavano andare sempre davanti a chiedere informazioni e/o parlare con le persone del posto.
Il culmine lo abbiamo raggiunto una sera quando in reception avevamo chiesto informazioni sul transfer che ci avrebbe portate all’aeroporto. Il receptionist al momento non aveva l’informazione ma se la sarebbe procurata e ci avrebbe fatto sapere.
Sai cosa è successo?
Il ragazzo chiama in camera. Io ero sotto la doccia, le ragazze invece in stanza. Non prendono il telefono perché “non sanno parlare il francese”. Il receptionist, non ricevendo risposta ma sapendo che eravamo in albergo, viene a bussarci in camera. Secondo te le mie amiche gli hanno aperto? No! Hanno preferito entrare in bagno ( mentre io mi stavo docciando) e dirmi di andare a vedere cosa volesse.
Da lì ho realizzato che con loro non andrò più insieme da nessuna parte.

Come riconoscere i peggiori compagni di viaggio?
Nei miei anni di esperienza come viaggiatrice solitaria, ho imparato a riconoscere col radar queste persone. In realtà sembrano fatte tutte con lo stampino, perché le attitudini sono sempre le stesse.
I tuoi amici di sempre
Giusto per cominciare, i peggiori compagni di viaggio sono proprio i tuoi amici di tutti i giorni. Gli stessi che guardano le tue stories su Instagram mentre sei in giro o a cui tu racconti com’è andata una volta tornata.
Sono le prime che ti dicono “la prossima volta dobbiamo fare un viaggio insieme!” . Ma in realtà di viaggi non ne capiscono nulla; ti stanno considerando solo come loro futura guida turistica.
Quindi se vuoi continuare a mantenere le tue amicizie di tutti i giorni fidati, non ci partire in viaggio insieme.
Fanno colazione al bar
Quello della colazione al bar, o dell’aperitivo, è un piccolo gesto di comfort. Ha un costo irrisorio, ma se andato a sommare in un lungo lasso di tempo fa la differenza.
I peggiori compagni di viaggio sono quelli che al denaro non danno valore, e che continuano a mangiare qua e là senza chiedersi quante volte stanno mettendo le mani nel portafoglio.
E li riconosci subito: se prima di partire in escursione ti chiedono “andiamo a fare colazione al bar?” capisci subito che tipo di persone sono. E trai le tue conclusioni.
Un giorno è sufficiente per etichettare i tuoi peggiori compagni di viaggio
A me basta un giorno per capire se una persona può viaggiare con me o meno. Mi rendo conto di viaggiare in un certo stile ( a budget limitato) , e di investire denaro solamente in esperienze autentiche e non ripetitive. Gesti semplici come il pranzo da casa, o la ricerca dell’alloggio più economico ( e per economico dico ostello e/o campeggio), fanno per me la differenza. Per questo quando vedo qualcun altro comportarsi in un modo differente dal mio, mi ci allontano.
Evitando di fare la turista mi sono persa l’opportunità di fare molti viaggi di gruppo con molti miei amici, ma non mi importa. Preferisco rivederli la sera dopo aver passato una giornata felice da sola chissà dove che scendere ogni volta a compromessi ed avere il malcontento.

E per te quali sono i tuoi peggiori compagni di viaggio? Ti adatti facilmente o sei super esigente come me? Ti leggo nei commenti!
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Mi permetto di aggiungere un’altra categoria: quelli che la mattina non si alzano…o se si alzano poi ci mettono un secolo a fare colazione, prepararsi e chiudere il bagaglio. Ho fatto un on the road in Scozia (ogni giorno cambiavamo alloggio) con un amico carissimo di vecchia data e la sua ragazza. Noi (io e mio marito) alle 8.00 eravamo già pronti…zaino ok, colazione fatta, stanza lasciata e loro alle 11.00 stavano ancora chiusi in camera. Morale della favola non ho visto neanche la metà di quello che volevo vedere, la più parte della vacanza mi sembra di averla passata in macchina…loro invece super contenti “abbiamo visitato tante cose in questo viaggio” 🙂 Punti di vista.
Grandi verità! Condivido e sottoscrivo ogni singola categoria da te inquadrata. Io sono fortunata, il mio compagno di viaggio è perfettamente in sintonia con il mio modo di viaggiare… Ma quanto c’è voluto prima di trovarne uno così!!!
Io scelgo sempre di partire con un numero davvero ristretto di persone: o il mio compagno, o mio fratello, o mia mamma. Proprio perché non sopporto di dover rinunciare a quello che mi piace e non voglio scendere a compromessi. Per esempio scelgo alberghi di buon livello, perché non mi va di rinunciare al confort. E allo stesso modo voglio provare la cucina del posto, mangiando sia street food che pasti nei ristoranti – faccio anche colazione al bar e prendo l’aperitivo 😉 ma questo non significa che non sappia dare valore al denaro. Sono sempre scelte molto personali che uno fa in base ai suoi gusti e alle sue esperienze, e credo che siano tutte scelte rispettabili.
La peggiore specie è quella delle birre al bar, io odio chi la mattina si sveglia troppo tardi e la sera mi fa andare a dormire troppo tardi
Però non mi piace neanche dover rinunciare a qualche cena fuori o ad una colazione in un posto speciale.
Quella ci sta assolutamente, anche io lo faccio! Ma non deve diventare tutti i giorni mangiare fuori. Perlomeno per me , sia il portafoglio che lo stomaco non ce la fanno ahahhaha
Molto simpatica nel descrivere i peggiori compagni di viaggio che ci possano capitare; ti capisco molto bene. Raramente viaggio da sola ma è un passo che spesso vorrei compiere quando mi trovo a rinunciare a qualcosa che vorrei visitare. Purtroppo non tutti hanno la sensibilità è la capacità di gustare ogni piccolo dettaglio che un viaggio sa regalare. L’importante è che questo non ci condizioni
Ti capisco perfettamente ed ho ben chiare tutte le categorie che hai elencato haha! Anche io preferisco spesso viaggiare da sola e vivere le bellezze di un posto in totale intimità con me stessa. Viaggiare è anche un modo per ritrovarsi, e se lo si fa con la compagnia sbagliata si perde tutta la magia.
Quando non viaggio da sola lo faccio davvero con pochissime persone, come il mio ragazzo o la mia famiglia. Tutti gli altri ho iniziato a scartarli ben presto anche io! 😀
Ci siamo capite praticamente! 😀
Lo dico sempre io, meglio soli che male accompagnati!
Sottoscrivo ogni singola parola e mi auguro di organizzare presto il prossimo viaggio in solitaria.
E io ti auguro di riuscirci!
Io non sopporto quelli che durante un viaggio pretendono di stare sempre insieme. Se a me ad esempio piace andare a vedere un museo anziché andare a fare shopping, o si trova il tempo di fare entrambe le cose o ci si divide. Mi è capitato una volta con un gruppo di mie amiche, io avevo organizzato tutto l’itinerario (perché secondo loro più esperta) includendo tutto per far contenti tutti. Ma una volta lì, mi dissero che c’erano troppe cose da vedere e loro preferivano andare solo allo zoo (io sono animalista, non metterei mai piede in uno zoo, ma l’avrei fatto per il piacere comune) e fare shopping natalizio. Quando proposi di andare comunque insieme, ma arrivati ai punti che non interessavano di dividerci… il finimondo. Alla fine cosa è successo? Che di quel posto non ho visto niente, se non bar, negozi, ristoranti e via dicendo. Ed ho realizzato che con loro non sarei mai più partita!
Mamma mia. Quando è così è bruttissimo. Per questo dico sempre che è sempre importante capire chi si ha davanti. Per ognuno l’essenza del viaggio ha un significato diverso.
Sono le prime che ti dicono “la prossima volta dobbiamo fare un viaggio insieme!” . Ma in realtà di viaggi non ne capiscono nulla; ti stanno considerando solo come loro futura guida turistica.
Questa frase ha riassunto perfettamente la mia situazione odierna: ho una cara amica che vorrebbe partire con me per alcuni viaggi ma abbiamo abitudini diametralmente opposte e ad ogni mia proposta (o controproposta) ho trovato sempre un muro mentre io dovrei sentirmi in colpa se non soddisfo le sue richieste… E no! Mi spiace ma i viaggi, rari momenti in cui posso staccare, me li voglio godere da sola e il mio mondo di viaggiare è mio e non devo dare spiegazioni a nessuno, tanto meno scendere a compromessi!
Cara Eliana,
in questo caso ti consiglio assolutamente di non partire con lei, e poi di farglielo capire. Avendo gusti diversi non potrete mai vivere un’esperienza del genere, la vostra amicizia si potrebbe rovinare, specie se le hai già fatto delle proposte e lei te le ha bocciate! Non ti nascondo che con queste due amiche di cui parlo nel blog il rapporto si è incrinato dopo quel viaggio.
Ho avuto la stessa esperienza. Ero a Berlino, ero ancora una studentessa, budget limitato. Una mia compagna di viaggio, nonché compagna di corso all’università al primo anno non si svegliava mai, ci impiegava un’eternità a prepararsi. Si trattava di un viaggetto nella pausa degli esami, qualche giorno. Uscivamo dall’hotel attorno alle 10 di mattina, incredibile! Se ci penso ancora adesso mi viene il nervoso a pensare a quanto tempo sprecato, forse é anche per quello che Berlino non mi é rimasta dentro.
Probabilmente si. Però dai, le 10 non sono tragiche ahahahah 😀 Tu solitamente a che ora esci di casa?
Anche io preferisco non adeguarmi alle manie e ossessioni altrui: ci sono già le mie! Fortunatamente ho trovato un compagno di viaggi speciale, che da oltre 25 anni mi segue e ci completiamo nelle abitudini e preferenze. Non abbiamo mai viaggiato con altri proprio per evitare equivoci e rotture di scatole. Io sono poi oltremodo conciliante e una presenza scomoda mi rovinerebbe le vacanze. Soli o ben accompagnati è la parola d’ordine per una vacanza perfetta.
Vero, se fortunata si. Quando si è esigenti non è facile trovare il giusto partner!
E’ stato divertente leggere questo tuo articolo sui peggiori compagni di viaggio ed ammetto di essermi un po’ ritrovata in alcune tue situazioni. Ai tempi del liceo (secoli fa) una mia amica ed io avevamo mollato il resto della classe perché si erano chiusi in un bar di Venezia a bere e giocare con flipper ed altri giochi , noi invece avevamo girato a scoprire ogni angolo della città. Ammetto di essere un po’ esigente e da allora viaggio solo con il ristretto numero di persone con cui so di trovarmi bene e che sopportano i miei ritmi di viaggio. Non disdegno comunque di concedermi anche solo una breve vacanza o gita da sola
Si anche io noto che il gruppo perfetto è tra 3 e 5. Più le teste aumentano e più diventa complicato! Sono curiosa di sapere se prima o poi partirai da sola, fammi sapere in caso 🙂